I Premio Abbiati
I edizione – stagione 1980-81 Bergamo, 12-13 settembre 1981
organizzatore: Giorgio Vidusso
per il coraggio e l’intelligenza con cui ha guidato il rilancio dell’Orchestra Sinfonica della Rai di Milano.
iniziativa: Scuola di musica di Fiesole
Per la serietà, la continuità e la positività del progetto, promosso e coerentemente guidato da Piero Farulli.
complesso da camera: Quartetto LaSalle
per l’esemplare attività a favore della musica moderna e segnatamente per l’interpretazione di “Fragmente-Stille, an Diotima” di Luigi Nono.
direttori: Claudio Abbado e Riccardo Muti
rifiutando all’unanimità la logica di una futile e artificiosa contrapposizione, e ricordando per Abbado il decisivo contributo ideativo e interpretativo al Festival Musorgskij, e per Muti gli altissimi risultati ottenuti nell’”Ifigenia in Tauride” di Gluck e nelle “Nozze di Figaro” di Mozart.
regista: Giorgio Strehler
per gli allestimenti di “Falstaff” e delle “Nozze di Figaro” che segnano la continuità della sua grande lezione teatrale.
scenografo: Pier Luigi Pizzi
per i magistrali allestimenti di “Ariodante” di Händel (Piccola Scala), della “Götterdämmerung” di Wagner (Firenze) e della “Semiramide” di Rossini (Torino).
cantanti: Lucia Valentini Terrani, Renato Bruson
per l’incisiva presenza nel campo dell’interpretazione operistica e segnatamente nel melodramma italiano.
novità assoluta per l’Italia: Donnerstag aus Licht di Stockhausen (Milano, Teatro alla Scala)
geniale testimonianza di una delle massime personalità della musica d’oggi.
premio speciale: Massimo Bogiankino, Luca Ronconi e Pier Lugi Pizzi per la “Tetralogia” wagneriana a Firenze
per la coerenza con cui hanno pensato e portato a termine il progetto della “Tetralogia” a Firenze fornendo un esemplare segnale di cambiamento della messa in scena wagneriana.
La giuria ha deciso di non assegnare il premio allo spettacolo non ravvisando in alcuna delle nuove produzioni realizzate nel corso della stagione i caratteri globali di eccellenza richiesti. La giuria ha inoltre espresso tre “raccomandazioni”: che i componenti dell’indimenticabile Quartetto Italiano ritrovino la strada dell’intesa e del lavoro comune; che sia avviata la ricostruzione del Teatro Carlo Felice di Genova; che sia affrontata in modo positivo la lunga crisi del Teatro San Carlo di Napoli.