XXIII Premio Abbiati
stagione 2004 Milano, 19 aprile 2005
migliore spettacolo: “Il Prigioniero” / “Volo di Notte” (dir, B.Bartoletti, reg.D. Abbado) – Teatro Comunale di Firenze
diretti da Bruno Bartoletti e messi in scena da Daniele Abbado (scene di Gianni Carluccio, costumi di Nanà Cecchi, luci di Guido Levi, proiezioni di Luca Scarzella). Per l’esito scenico e musicale, cui ha contribuito l’interpretazione del baritono Carmelo Corrado Caruso, che ha qualificato l’omaggio al teatro musicale del compositore italiano dando giusto risalto artistico alle celebrazioni del centenario, e rinnovando l’immagine di un’istituzione priva di soggezione nei confronti del repertorio novecentesco.
novità assoluta per l’Italia: “An index of metals” di Fausto Romitelli
per l’audacia e la profondità delle soluzioni timbriche e formali del lavoro che, come nei brani del precedente ciclo Professor Bad Trip 1-3, riepiloga l’originale ricerca poetica d’autore tesa alla ricerca di un suono ‘sporco, violento, visionario’ in cui i colori del rock progressivo e psichedelico confluiscono in costruzioni improntate a singolare e coerente logica compositiva.
iniziativa: Rai Nuova Musica
per la coraggiosa ideazione di un cartellone di musica contemporanea basata su prime assolute e italiane, e la pregevole realizzazione musicale che ha integrato l’impegno della programmazione concertistica ordinaria a documentare la creatività di oggi, assolta con rilevanti commissioni tra cui “Sembianti” di Giacomo Manzoni e “Rest” di Luca Francesconi.
premio speciale: I Solisti Dauni di Foggia
fondato nel 1972 da Domenico Losavio, punto di riferimento della vita musicale pugliese per l’intensa attività concertistica affiancata dall’originale rassegna “I Teatri Possibili”, frutto di un intelligente lavoro di progettazione e ricerca sul repertorio antico e su quello contemporaneo, testimoniato anche dalla sistematica presenza di prime assolute appositamente scritte.
direttore: Daniele Gatti
per la crescita interpretativa che l’ha condotto a esiti di significativa maturità musicale e rilevanza esecutiva sia nel repertorio teatrale al Comunale di Bologna sia in quello sinfonico, esposto in modo eloquente nella Nona Sinfonia di Mahler diretta con l’Orchestra Giovanile Italiana della Scuola di Musica di Fiesole.
regia: Mario Martone
per la capacità di fondere la grande tradizione teatrale napoletana nelle sue moderne declinazioni e la sensibilità per la musica e le forme drammaturgiche di Rossini espresse nel fantasioso allestimento di “Matilde di Shabran” (Pesaro, Rossini Opera Festival).
scene e costumi: Ezio Frigerio, Franca Squarciapino
per il segno visivo e la straordinaria accuratezza della realizzazione di scene, citazioni pittoriche e costumi che hanno contraddistinto la produzione di Tristan und Isolde di Wagner (Napoli, Teatro San Carlo).
cantanti: Anna Caterina Antonacci
per la rilevante prova vocale, la forza espressiva e la perentoria identificazione gestuale nella drammatica intensità affettiva richiesta dalla parte protagonistica di “Alceste” di Gluck (Teatro Regio di Parma).
premio “Filippo Siebaneck”: “Tutti a Santa Cecilia”
il cartellone di spettacoli e altre iniziative (Family-concerts, lezioni-concerto, palestre musicali, prove d’ascolto) che da anni l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma propone alle scuole, ai giovani di varie fasce d’età e alle loro famiglie; con una ricca scelta di proposte didattiche appositamente create, spesso con la partecipazione degli stessi importanti musicisti in cartellone, e scelti itinerari educativi.