I Premio Abbiati

X Premio Abbiati – vincitori stagione 1989-90

Riunione Milano, 7 dicembre 1989.

La commissione della 10a edizione del Premio “Abbiati” riunita a Milano il 7 dicembre 1989, ha designato i vincitori per gli anni 1989-90.

Spettacolo: La clemenza di Tito di Mozart (Teatro alla Scala, Milano).

Diretto da Riccardo Muti e messo in scena da Pierre Romans, per la sintesi interpretativa di musica e spettacolo con la quale tutti i protagonisti hanno saputo definire questo estremo capolavoro mozartiano, ricordando il giovane regista Romans, recentemente stroncato da un infarto, che aveva acceso molte speranze con questa prima prova operistica.

Iniziativa: Nuova Consonanza di Roma.

Per il contributo alla diffusione della musica contemporanea e del novecento storico a Roma, nella ricerca delle sue ascendenze e nell’incontro con i protagonisti.

Direttore: John Eliot Gardiner.

Per la sua intelligente ricerca di verità storica, apprezzata nell’esecuzione meditata e spettacolare, in San Marco a Venezia, del Vespro della Beata Vergine di Monteverdi.

Scenografo e costumista: Gae Aulenti e Giovanna Buzzi.

Per lo spettacolo Ricciardo e Zoraide al Rossini Opera Festival.

Cantanti: Thomas Moser.

Gagliardo e convincente Florestano in Fidelio (Teatro alla Scala).

Premio speciale: Gerhardt Schmidt-Gaden (“Tolznerknabenchor”).

Per l’esemplare, delicata organizzazione del “Tölzer Knabenchor” di Monaco di Baviera, dove addestra generazioni di ragazzi cantori alla disciplina, gioia e interpretazione profonda della musica, e la disponibilità a trasmettere la sua esperienza anche in Italia come maestro di coro di voci bianche.

Organizzatore: Gian Carlo Menotti (Festival dei Due Mondi, Spoleto).

Ideatore del festival dei Due Mondi a Spoleto e da oltre un trentennio guida entusiasta e creativa di una manifestazione che è stata modello e esempio.

Solista: Krystian Zimerman.

Per l’esecuzione dei Preludes di Debussy.

Regista: Graham Vick.

Per Ascesa e caduta della città di Mahagonny di Brecht/Weill al Teatro Comunale di Firenze.

Cantanti: Anna Caterina Antonacci.

In un momento di crescita fervida, interprete di Così fan tutte (Macerata) e di opera rare come La rosa bianca, la rosa rossa di Mayr (Bergamo), Ecuba di Manfroce e Elfrida di Paisiello (Opera Giocosa, Savona).

Novità assoluta per l’Italia: Sonata n. 3 di Salvatore Sciarrino.

Per la riconoscibilità della sua cifra poetica espressa in questa nuova composizione.